ISCRIVITI A NURSIND

La scheda di adesione, una volta compilata, va consegnata ad un nostro delegato o inviata a mezzo posta elettronica

Si ricorda che la quota di iscrizione, pari ad euro €11 per dodici mensilità comprensiva di copertura assicurativa (la più bassa nella sanità!) viene trattenuta direttamente in busta paga.

Sullo stesso modulo di iscrizione e’ possibile dare contestuale disdetta ad altro sindacato.

Modulo Dipendenti pubblici:

Modulo Liberi professionisti:

Comunicato Iscritti su tassa IPASVI

Comunicato Iscritti su tassa IPASVI

In merito alla questione sul pagamento della tassa di iscrizione all’IPASVI e la richiesta di rimborso da parte delle aziende sanitarie pubbliche si fa presente quanto segue:

  1.    Il Nursind, sindacato delle professioni infermieristiche, già da un anno si è mosso per rivendicare il diritto al pagamento promuovendo a proprie spese una causa pilota.
  2. Stante la delicatezza della questione (si parla di centinaia di miglia di euro per ogni singola azienda) è assai probabile che la questione si risolva per gli infermieri a distanza di tempo e all’ultimo grado di giudizio, cioè in Cassazione. Nel frattempo è necessario mettere in conto la sostenibilità delle spese legali della perdita dei giudizi in primo e secondo grado. Per tale motivo si è scelto la causa pilota e la sostenibilità della spesa a carico del sindacato piuttosto che del singolo lavoratore il quale si vedrebbe addebitare il costo di migliaia di euro di spese legali a fronte di un risarcimento di alcune centinaia.
  3.  Al fine di addivenire al più presto ad un esito sulla questione, abbiamo scelto di agire presso una regione dove i tempi di giudizio e l’efficienza dei tribunati fosse maggiormente garantita. La nostra scelta è stata il Piemonte. Come previsto il primo grado ha visto la perdita del giudizio. Quindi per ora esiste per la categoria una sentenza negativa al rimborso. Ciò potrà essere un ulteriore motivo di diniego ad eventuali richieste di pagamento che la pubblica amministrazione non potrà fare anche in virtù di una mancata disposizione normativa specifica.
  4.   Nursind ha quindi promosso il ricorso in appello per continuare la sua battaglia che dovrebbe, in caso di esito positivo, portare a due possibili conseguenze: o il pagamento da parte dell’ente della quota di iscrizione all’albo professionale o la rimozione del vincolo di esclusività mettendo la professione di infermiere al pari di quella medica.
  5.   Diverse organizzazioni sindacali, con notevole ritardo rispetto al Nursind che cura in particolar modo le problematiche della categoria, propongono ora di promuove una richiesta di pagamento della tassa IPASVI sulla scorta di recenti orientamenti giurisprudenziali che hanno interessato altre categorie di professionisti.
  6. Ai nostri iscritti ribadiamo l’inutilità di una tale procedura perché non avrà alcune riscontro positivo dalle aziende, serve solo per dimostrare l’interessamento (lo ribadiamo in forte ritardo e senza un progetto strategico) da parte di altre OO.SS. al problema e non può che essere propedeutico ad un contenzioso giuridico che ha costi notevoli a carico del lavoratore.

Chiarito quanto sopra consigliamo di attendere l’esito della nostra “causa pilota” per valutarne le possibilità dopo la sentenza della Corte di Appello di Torino ed evitare inutili e costosi contenzioni individuali.

 

 

La segreteria provinciale Nursind

Giampaolo Giannoni

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