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Storia dell’infermieristica: dal Dopoguerra agli anni Novanta

Storia dell’infermieristica: dal Dopoguerra agli anni Novanta

Firenze, 10 agosto 2023 – Gli anni del Dopoguerra e del boom economico sono caratterizzati da un progressivo accesso di figure femminili al ruolo di infermiere.

Una situazione che è rimasta pressoché invariata fino al 1971, quando la legge 124 del 25 febbraio sopprime l’obbligo di internato e apre l’accesso alle scuole per infermieri anche agli uomini. All’articolo 1, infatti, si legge: “L’esercizio della professione sanitaria ausiliaria di infermiere professionale è esteso ai cittadini di sesso maschile che siano in possesso del prescritto diploma“. E più in basso “Le scuole-convitto professionali per infermiere, ordinate secondo il regio decreto 27 luglio 1934 n° 1265 assumono la denominazione di scuole per infermieri professionali“.

Una vera e propria rivoluzione, che si completa due anni dopo con la ratifica dell’Accordo europeo di Strasburgo sull’istruzione e formazione delle infermiere del 25 ottobre 1967 (legge 15 novembre 1973 n° 795). All’interno di tale accordo di stabiliscono i requisiti minimi di accesso alle scuole professionali per infermieri, fissando a 4.600 ore il monte ore minimo di insegnamento teorico-pratico da impartire e portando dunque la durata del corso di studi da due a tre anni a partire dall’anno scolastico 1975-1976.

Passano pochi mesi e nel marzo del 1974 viene approvato il Dpr 225/74 che ha come oggetto “Modifiche al regio decreto 2 maggio 1940, numero 1310, sulle mansioni degli infermieri professionali e infermieri generici” che regolamenta le mansioni dell’infermiere professionale, della vigilatrice d’infanzia, dell’infermiere professionale specializzato, dell’assistente sanitario e dell’infermiere generico.

Dopo un’ulteriore modifica (Dpr 13 ottobre 1975 n° 867) che stabilisce come le scuole per infermieri professionali non vengano inserite nell’ambito dell’istruzione secondaria ma sotto controllo e vigilanza di organismi centrali (ministero dell’Interno, poi Alto commissariato e infine ministero della Salute) passano quindici anni prima di arrivare alla legge 19 novembre 1990, n° 341 (conosciuta come la Riforma degli ordinamenti didattici universitari) che istituisce il Diploma universitario triennale di primo livello in Scienze infermieristiche. L’istituzione di tale diploma universitario rappresenta un canale formativo parallelo a quello delle scuole che operano in ambito regionale e quest’ultime rilasciano diplomi che conservano integro il loro valore abilitante ai fini dell’esercizio professionale.