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Storia dell’infermieristica: dalle origini all’età Moderna

CC BY-SA 2.5, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=795032

Storia dell’infermieristica: dalle origini all’età Moderna

Firenze, 12 aprile 2023 – E’ una storia lunga quella della professione dell’infermiere, che si perde nella notte dei tempi. Il primo episodio documentato risale alla fine del quarto secolo dopo Cristo, quando la nobildonna romana Fabiola istituì il “Valetudinaria” (dal latino “valetudo”, che significa buona salute). Si trattava dell’antenato dell’ospedale, all’interno del quale si svolgevano anche le prime funzioni paragonabili all’odierna infermieristica. Si racconta che Fabiola raccogliesse personalmente gli infermi per le strade di Roma, assistendo le vittime della fame e delle epidemie, i mutilati, i ciechi e gli storpi, ripulendo le loro piaghe e ferite e dando loro da mangiare.

Ma la cura degli infermi ha origini ben più antiche: già alcune centinaia di anni prima della nascita di Cristo, in diversi luoghi del mondo allora civilizzato si stavano sviluppando luoghi ben precisi destinati agli ammalati.

Col passare dei secoli e l’arrivo del Medioevo prende il via la tradizione che vede i religiosi protagonisti di cura e assistenza: piuttosto che gli ospedali sono conventi e monasteri a rappresentare i luoghi nei quali si curano le persone. Risale a questo periodo la nascita del termine infermiere, che deriva dal latino infirmus, ovvero il monaco che si occupava dell’accoglienza e dell’assistenza di malati e bisognosi. Tra gli esempi più famosi di religiosi dediti alle cure dei malati non si può dimenticare Caterina da Siena, che nel quattordicesimo secolo curava personalmente i malati di peste.

Sarà proprio la rivoluzione iniziata dall’Umanesimo a portare all’avvicinamento dei concetti di salute e malattia secondo un approccio scientifico. Tra il quindicesimo e il sedicesimo secolo negli ospedali la maggior parte degli infermieri sono laici, in quanto nei paesi cattolici, a causa delle severe regole di disciplina imposte agli ordini religiosi dal Concilio di Trento (1545-63), si verifica una netta riduzione del numero delle suore e dei frati impegnati nell’assistenza.

A partire dal Seicento, con il fiorire di nuove scoperte medico-scientifiche, si assiste alla nascita di nuove teorie e concezioni riguardanti la salute: la malattia diventa un fenomeno che deve essere studiato come qualsiasi altro fenomeno naturale.

Ma la vera svolta per la figura infermieristica è legata a Florence Nightingale (1820-1910), nobildonna inglese dalla forte vocazione religiosa: la prima alla quale sia possibile attribuire propriamente il titolo di “infermiera”.

Ma di questo parleremo la prossima settimana…